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Pasolini e Crotone

Pasolini e Crotone

Noi di The Krotoneser amiamo i personaggi controversi. La copertina #01 è stata dedicata al corsaro Uccialì e qualcuno nei commenti ha scritto, giustamente, : “personaggio controverso”. E poi hanno...

Pasolini e Crotone

Noi di The Krotoneser amiamo i personaggi controversi. La copertina #01 è stata dedicata al corsaro Uccialì e qualcuno nei commenti ha scritto, giustamente, : “personaggio controverso”. E poi hanno...

Pasolini e Crotone

Estate del 1959, a bordo della sua 1100, Pasolini ripercorre i viaggi dei grandi romanzieri di fine ‘800. Giunge a Reggio Calabria e risalendo incontra il Mar Ionio: 

“Lo ionio non è un mare nostro: spaventa!” 

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Poi la strada lascia il mare

e si interna in una zona tutta gialla

con le colline che sembrano dune immaginate da Kafka, il tramonto, la vela di un rosa di sangue. Dei contadini ritornano a cavallo o su certe vecchie carrette lentissime. Per la strada infernale senza un albero intorno, vado verso Crotone per la zona di Cutro. 

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La querelle per

La lunga strada di sabbia

In occasione del suo reportage “La lunga strada di sabbia” ci fu un querelle quanto mai strumentalizzata dalle forze politiche allora in essere tanto a livello locale quanto a livello nazionale. Alcune descrizioni del poeta furono avvertite come offensive da un certo campanilismo tipico di alcune identità politiche di destra con a capo l’allora sindaco di Cutro.
Pasolini fu querelato per diffamazione dell’onore locale perché aveva chiamato i cutresi banditi. 

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Pasolini vince il premio crotone con

Una vita violenta

Lo stesso anno, Pasolini espulso dal premio Strega e dal Viareggio, vince il Premio Crotone con il romanzo “Una vita violenta”. 

All’arrivo del poeta per il ritiro del premio le strade crotonesi sono in subbuglio, alcuni ragazzi provenienti da Cutro si uniscono assieme ai fratelli crotonesi in una scorta auto-organizzata. Quei ragazzi avevano compreso il senso della parole di Pasolini: 

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“Anzitutto a Cutro, sia ben chiaro, prima di ogni ulteriore considerazione, il quaranta per cento della popolazione è stata privata del diritto di voto perché condannata per furto: questo furto consiste poi nell’aver fatto legna nella tenuta del barone. Ora vorrei sapere che cos’altro è questa povera gente se non “bandita” dalla società italiana, che è dalla parte del barone e dei servi politici? E appunto per questo che non si può non amarla, non essere tutti dalla sua parte, non avversare con tutta la forza del cuore e della ragione chi vuole perpetuare questo stato di cose, ignorandole, mettendole a tacere, mistificandole”. 

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Il territorio Crotonese ha dato tanto a Pasolini anche perché il poeta ha saputo guardare; fra le opere realizzate anche a Crotone ricordiamo: 

- La lunga strada di sabbia

- Comizi d’amore

- Il Vangelo Secondo Matteo

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E infine una poesia

Alì dagli occhi azzurri

che quasi sembra essere una profezia delle tragedie per cui il Mar Ionio senza volerlo si è fatto carnefice.

[...] Sbarcheranno a Crotone o a Palmi, a milioni, vestiti di stracci
asiatici, e di camicie americane.

Subito i Calabresi diranno, come da malandrini a malandrini: «Ecco i vecchi fratelli,

coi figli e il pane e formaggio!» [...] 

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